lunedì 5 novembre 2012

Il promotore finanziario...

Cosa vuol dire essere promotore finanziario? Principalmente aiutare le persone a gestire i loro risparmi, gestire informazioni che non hanno nemmeno gli amici più stretti e arrivare sempre ad un risultato positivo anche quando tutto va a rotoli.
Questa è la parte bella del lavoro... Poi c'è tutto il resto... Per prima cosa si parla di professione, quindi bisogna gestire una partita IVA con tutti i costi che ne conseguono, bisogna essere iscritti a un albo, anzi due(anche al RUI) e come se non bastasse bisogna pagare Banca d'Italia e CONSOB per essere "vigilati". Come se un commerciante tutti gli anni andasse dalla guardia di finanza e dicesse:"Vi pago per controllarmi e appena sbaglio qualcosa vi prego di venire a multarmi!". Mi sembra un assurdità tutta italiana...
Poi ci sono i compensi... Il promotore lavora a provvigione, che è più bassa dell'1% dell'importo che il cliente andrà ad investire. Forse leggermente inadeguata visto che l'intermediario guadagna molto di più senza fare niente, e soprattutto senza metterci la faccia.
Ma fin qui tutto bene fino a qualche giorno fa... Il governo ha deciso che essendo il promotore abilitato a istituire pratiche(che poi verranno valutate da uffici che hanno solo questa funzione) per la concessione di mutui, crediti e finanziamenti, deve essere iscritto anche all'albo dei mediatori creditizi, quindi sostenere un altro esame di stato a pagamento(250 euro per testare argomenti già trattati nel primo esame), pagare l'iscrizione al nuovo albo(così siamo a 3!) e stare dietro a tutta la burocrazia che ne consegue, togliendo tempo alle vere necessità dei clienti.
Mah...

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